sabato 11 agosto 2007

Alla tua luce affido la mia notte

Giugno 2007

Dei diversi volumetti per lo più di poesia che avevo pensato di offrire agli amici in occasione dell’appuntamento conviviale che avrebbe concluso la serie degli incontri settimanali (quest’anno la cena si è svolta felicemente nella mia nuova casa), uno solo è rimasto, trascurato, sul tavolo.
Come mai nessuno si era degnato di prendere la raccolta completa delle poesie di Cesare Pavese?
Mi sono detto: Sarà perchè queste poesie sono già troppo conosciute e possedute da ciascuno..
Eppure avevo notato che qualcuno il mio volumetto l’aveva sfogliato con interesse e curiosità.
E allora ho pensato: Non sarà invece per quel verso famoso (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi) che ha dato il titolo a una intera sezione della raccolta?.
È un verso che da quella sera mi accompagna assiduamente tanto da entrare come un refrain nelle mie riflessioni e da sollecitarmi ad una parafrasi in forma di preghiera.

Questa:

Verrà la morte e avrà i miei occhi
la cui luce si va spegnendo a poco a poco
sotto palpebre grevi di stanchezza
o dietro velature di nostalgie e rimpianti.

Verrà la morte e avrà i miei occhi
che più non distinguono i contorni delle cose
mentre vedono approssimarsi il “muro d’ombra”
oltre il quale si dispiega il mistero dell’eterno.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi,
Signore Gesù, che balzando quel mattino dal sepolcro
hai inaugurato per tutti un giorno nuovo
restituendo la luce ai nostri occhi spenti.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi:
occhi dolci, accoglienti, perdonanti;
alla tua luce affido la mia notte
nell’attesa di un risveglio colmo di stupore.

1 commento:

  1. Potrei essere la nuova padroncina di quel volumetto delle poesie di Pavese? Mi trovavo presente a quella memorabile cena. Mi ero già imposessata di due volumi e non mi è parso elegante esagerare...
    Certo quelle liriche di Pavese meritavano una più acuta attenzione. Ma ora troveranno collocazione sicura nella mia libreria.Naturalmente se tu sei d'accordo.

    Verrà la morte e avrà gli occhi di tutti coloro che abbiamo amato, anche di quelli di Gesù.

    Ciao, don Luigi

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